MULTINAZIONALE TASCABILE
“La vita sceglie la musica, noi scegliamo come ballarla.”
John Galsworthy
La Copan dei giorni nostri ha ormai i numeri e la struttura organizzativa per poter essere ufficialmente chiamata multinazionale, ma Stefania ama definirla anche tascabile, nel senso che rimane “alla portata di mano”.
Dopo aver accolto la sfida lanciata nel 2014, una delle prime scelte fatte per continuare a innovarsi fu quella di sfruttare il laboratorio di microbiologia e il centro “Futura”, nato proprio per dare spazio all’innovazione: in “Futura” trovano spazio “NewLab” e “WaspLab”, il primo per realizzare nuove macchine automatizzate e sperimentare nuove soluzioni gestionali aziendali, il secondo per portare avanti la costruzione delle macchine Wasp.
Antoine de Saint-Exupéry nel Piccolo Principe diceva:” Se vuoi costruire una nave, non radunare uomini solo per raccogliere il legno e distribuire i compiti, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito”. Una comunità di persone, sognatrice di sogni infiniti. Così era e così deve essere Copan.
Un messaggio, questo, che Daniele condivise con me durante il mio primo colloquio, nel lontano Ottobre 2009. Rimasi piacevolmente stordito. Queste parole risuonano spesso nella mia testa, nonostante siano passati “solo” 10 anni. Oggi più che mai le sento vive e presenti nella quotidianità lavorativa insieme a Stefania e Giorgio che, con la medesima passione, sacrificio ed ottimismo, guidano con tutti noi Copan verso il futuro “a schiena diritta e a testa alta”.
Credo proprio che stiamo per assistere a qualcosa di straordinario al quale ci verrà richiesto di essere ancora più professionali o, meglio, responsabili. “Responsabilità” è una parola che va vissuta, non detta. Comporta una buona dose di rischio. Comporta saper cadere e rialzarsi. Comporta anche saper delegare ed essere più altruisti. Più l’azienda è orientata verso la crescita, più ognuno di noi deve diventare, nel proprio piccolo, imprenditore responsabile. Il progetto Copan Japan, che sto vivendo in prima persona, ne è un tipico esempio. E’ un’opportunità da affrontare e non una sfida da temere. E’ un percorso professionale da vivere fino in fondo con grinta ed energia.
Ai miei colleghi più giovani, vorrei solo trasmettere quello che mi è stato insegnato, soprattutto il non mollare mai e vivere il lavoro avendo anche piena fiducia nei propri mezzi e nelle proprie capacità.
Nicola Arrighi